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Il consiglio degli chef per patatine croccanti da leccarsi le dita

Poi, e questo è un passaggio fondamentale, bisogna tagliarli con cura.

Per un taglio perfetto è meglio utilizzare una mandolina o un’affettatrice.

Se non ne avete uno, usate un coltello affilato per tagliare fette di media grandezza,

che non sono più spessi di un centimetro. Ogni fetta viene poi tagliata a bastoncini.

Metti le patatine in una ciotola con acqua fredda.

Lasciare così per 20 minuti per eliminare l’amido in eccesso.

Poi toglieteli e asciugateli con un canovaccio pulito.

Quindi versare generosamente uno strato di olio nella padella.

Scaldare e aggiungere i bastoncini di patate.

Lasciare agire per circa 5 minuti fino a quando le patatine saranno dorate.

Non esitate ad aggiungere qualche spicchio d’aglio,

Questo li rende ancora più gustosi!

Toglieteli dalla padella, adagiateli su carta assorbente e lasciateli raffreddare lentamente,

prima di rimetterli nell’olio ben caldo. Bastano pochi minuti.

Osservateli e noterete già visivamente la doratura ben calibrata

(Fai attenzione, non lasciarlo scurire!). Quando hai finito, prendili

e rimetteteli su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Le vostre patatine saranno tenere dentro e croccanti fuori.

Quale olio per le patatine croccanti?

L’olio di arachidi o qualsiasi altro olio vegetale leggero è l’ideale,

 

 

 

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Nota: a causa del suo elevato punto di fumo, l’olio di arachidi è generalmente preferibile all’olio d’oliva.

Perchè l’aceto sulle patatine?

Come ottenere un piatto di patatine croccanti,

senza usare la friggitrice? Allora è importante scegliere ingredienti di alta qualità

. Tieni presente che i migliori tipi di patate fritte sono quelle che tendono a maturare più tardi, come le mele. È importante che contengano poca acqua, amido e zucchero. Altrimenti tendono a scurirsi e caramellarsi velocemente. Inoltre, l’eccesso di amido lo rende morbido perché assorbe molto olio. Una soluzione a questo problema? Un ingrediente segreto: l’aceto. La sua acidità ritarda la degradazione della pectina preservandola durante la cottura. È una fibra solubile che aiuta a saziarsi, a regolare l’assorbimento dei grassi durante la digestione e a mantenere un buon transito intestinale.

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